Sansepolcro, 18 luglio 2018, h. 10.00 / 18.00 presso Biblioteca Comunale
Il convegno, organizzato da Kilowatt con le redazioni delle riviste, Altre Velocità, Stratagemmi Prospettive Teatrali e Il Tamburo di Kattrin, nell’ambito del comune progetto vincitore del bando SIAE-Sillumina, vuole far luce sui processi creativi come occasioni di relazione.
Senza voler normare prassi che possono assumere diverse configurazioni, ci disponiamo a discutere pubblicamente quelli che potremmo chiamare "processi aperti", percorsi che progettualmente spostano "fuori" (dalla sala prove, dal teatro, dal museo ecc.) la fase di ricerca. Pensiamo a questi momenti come a una formidabile occasione di prossimità fra artisti e spettatori, fra operatori del teatro e dell'arte e comunità locali. In questa prospettiva anche le residenze, se non sono intese come semplici spazi per prove, ma come contesti di interazione tra compagnie e comunità locali, diventano un prezioso esperimento e punto di osservazione.
Osservare un processo aperto può mettere lo spettatore di fronte a un “grado zero” del teatro: un movimento che deve restare aperto, non ancora definito, dove tutte le potenzialità sono ancora sulla soglia, pronte a manifestarsi eppure non ancora compiute. Si tratta di un entusiasmante spazio del “non ancora” ma che pure presenta i segnali di quello che verrà: uno spazio che avvicina l’attore (e il suo processo di ricerca) allo spettatore (il suo processo di osservazione e interpretazione).
Le prove, secondo Grotowski, sono un vero e proprio viaggio alla scoperta di se stessi. Esercitare uno sguardo sul “non ancora” può allora diventare un invito ad auto-osservarsi, per comprendere come ognuno guarda e osserva.
Vorremmo dunque aprire il dialogo con alcune domande di partenza: in che modo aprire i processi creativi può rivelarsi un’occasione? Può essere funzionale a una più profonda relazione con il territorio, o a innescare un’osservazione partecipante? Quali necessità impone a chi organizza e dirige residenze e spazi per le prove?
Infine, per gli spettatori, cosa significa guardare un processo non chiuso? È un’occasione di smarrimento e delusione, o piuttosto per esercitare uno sguardo libero e aperto?
Programma
10.00
Saluti istituzionali
Introduzione
Lorenzo Donati e Rodolfo Sacchettini (Altre Velocità)
Maddalena Giovannelli (Stratagemmi)
10.30
Key-note speaches
Emmanuele Curti (Matera 2019)
Stefano De Matteis (UniRoma3)
11.30
La parola ai curatori
Fabio Biondi (Arboreto), Federico Bacci (Guilmi Art Project) e Cecilia Bertoni, Michela Giovannelli (Tenuta dello Scompiglio)
12.00
La parola agli artisti
Marco Valerio Amico (Gruppo Nanou), Alessandra Crocco e Alessandro Miele (Progetto Demoni), Daniele Villa (Sotterraneo)
*Pausa pranzo*
15.00
La parola agli spettatori
Benedetta Pratelli (Armunia) Andrea Vezzini (CapoTrave/Kilowatt), Cristina Bastianini (Spazio Zut Foligno) 30’
16.00
La parola ai critici
Graziano Graziani (RadioTre), Andrea Nanni (CalenzanoTeatroFormazione), Alessandro Toppi (il Pickwick)
16.30
Discussione
17.30
Conclusioni