In occasione di Gender Bender Festival, Agnese Doria e Lucia Oliva di Altre Velocità cureranno il laboratorio Dire Fare Ballare – la parola agli spettatori, un percorso di audience engagement rivolto al pubblico del festival e alla cittadinanza. Ispirato al modello degli “audience club”, il progetto si compone di dialoghi con esperti, discussioni su “problemi del giorno” legati agli spettacoli, brevi suggestioni “pratiche” e teoriche ma anche incontri con spettatori professionisti e con artisti. Ogni giornata termina ha uno “speakers corner” dove il pubblico stesso sarà chiamato a prendere la parola.
Il percorso è gratuito, previa iscrizione. A tutti i partecipanti verranno riservati ingressi agli spettacoli a prezzo ridotto (5 euro). È auspicabile seguire tutto il ciclo ma è possibile anche seguire un singolo incontro.
Per info e iscrizioni: altrevelocita@gmail.com | 347-4594481
Calendario incontri
Giovedì 27 ottobre dalle 18:30 alle 20:30 Arena del Sole
Incontro precedente alla visione dello spettacolo Paradox del Balleto di Roma
Tema chiave dell'incontro: OSSERVARE LA DANZA
Come osservo la danza? Quali sono gli elementi che sono portato a guardare? Valutazione estetica o pratica estatica? Approccio culturale, storico, critico?
Partendo dalla formulazione di alcune domande capaci di accendere un pensiero critico attorno alla danza, si creeranno modelli attivi di apprendimento che aiutino i partecipanti a trovare delle "soluzioni di visione".
Lo spettacolo ci introduce a un "problema del giorno": la danza e il balletto tra tradizione e innovazione. Ne parliamo con Carmelo Zapparrata, critico e studioso di danza e Paolo Mangiola, ballerino e coreografo.
Venerdì 28 ottobre dalle ore 18:30 alle ore 20:30 Arena del Sole
Incontro precedente alla visione dello spettacolo Happy Hour di Wooshing Machine
Tema chiave dell'incontro: LA DANZA MI RIGUARDA
La danza come possibilità di benessere trasversale e democratico: la dance community. La trasformazione del corpo con l’età: quale danza convoca?
Lo spettacolo ci introduce a un "problema del giorno": partendo da un racconto biografico e personale Stefano Questorio, danzatore spesso operante all’estero, ci introdurrà ad alcuni nodi presenti nello spettacolo: come guarda all’Italia un danzatore italiano che danza all’estero? Quale mercato possibile? Quali le forme di resilienza? Quali prospettive future? Insieme al danzatore interverrà Eugenia Casini Ropa, raccontando della sua esperienza di Community Dance.
Sabato 29 ottobre dalle ore 18:30 alle ore 20:30 AtelierSì
Incontro precedente alla visione dello spettacolo A room for all our tomorrows di Igor and Moreno
Tema chiave dell'incontro: CANTARE LA DANZA
Come si compone una melodia? Come si costruisce un discorso insieme? Come la frizione può produrre armonia? Cantare in coro VS danzare all’unisono.
Lo spettacolo ci introduce a un "problema del giorno": lo affronteremo parlando insieme a Fernando Cordeiro Hopa, Maestro di canto e a Chiara Marazzini, psicologa e psicoterapeuta.
Lunedì 31 ottobre dalle ore 18:30 alle ore 20:30 Teatri di Vita
Incontro precedente alla visione dello spettacolo No lander di Riccardo Buscarini
Tema chiave dell'incontro: SUONARE LA DANZA
Qual è il nesso profondo tra movimento e partitura musicale o sonora? Chi genera chi? C’è un legame egualitario o servile tra i due?
Lo spettacolo ci introduce a un "problema del giorno", di questo ed altro ancora ne parleremo con Roberto Passuti, compositore e “artigiano del suono” il cui lavoro spesso ha incontrato la danza e il corpo e con Simonetta Nannini, professorressa associata al dipartimento di filogia classica dell'Università di Bologna.
Sabato 5 novembre dalle 18:30 alle ore 20:30 AtelierSì
Incontro precedente alla visione dello spettacolo West End di Chiara Frigo
Tema chiave dell'incontro: DANCE, DANCE, DANCE
La danza tra impegno e intrattenimento. Il vaudeville come forma attraverso la quale interrogarsi sull’Occidente, il suo declino e una possibile rinascita.
Lo spettacolo ci introduce a un "problema del giorno", ne parliamo con Fabio Acca, critico e studioso di arti performative, e con Siusy Blady, conduttrice televisiva e attrice, rivolgendo loro alcuni quesiti: quale spettacolo, nella società dello spettacolo? Quale spettacolo in un mondo “spettacolarizzato”? Alcuni spunti iniziali per condurre una riflessione, partendo dalle suggestioni innescate da West End.
Tutti gli incontri prevedono una "pillola coreografica": 15 minuti di training o lavoro fisico/corporeo condotto dalla compagnia che poi si vedrà in scena.