RECENSIONI > Fantascienza e neorealismo dei Santasangre
Una parete vitrea ci separa dalla zona della rappresentazione, come ci trovassimo non visti di fronte a un’esecuzione capitale. Eppure Spettacolo sintetico per la stabilità sociale solo in apparenza galleggia nei territori di altri voyeuristici peep show, solo in apparenza declina nuovamente l’immaginario della pornografia di immagini. Una figura in divisa di plastica bianca, possibile modello base degli avatar di Second Life, ci introduce in quella che è invece la qualità della rappresentazione, marcatamente circolare: la ragazza spezza i suoi movimenti in un quadrato di luci e colori proiettato a terra, mentre in audio un pubblico che non siamo noi applaude. L’inchino è rivolto sul fondo, come se altri spettatori guardassero la stessa scena e ci guardassero. Verranno altre esibizioni di corpi perfetti, prototipi di carne che sbattono sdraiati su una barella metallica, camminano esaminati da neon metal-detector, escono dalla luce per poi rientrarvi sottoforma di ologrammi proiettati, doppi o cloni paritetici all’originale. Il volto di Roberto Latini, intanto, compare in rettangoli simil-televisivi che epicamente “spiegano” il mondo del futuro, ispirato al Brave New World di Huxley. Ma allora diventa chiaro che se la rappresentazione è circolare l’inizio diventa un finale e viceversa all’infinito, e il qui ed ora è una linea temporale continua in cui niente avviene perché tutto è già avvenuto. Sarà per questo che il gruppo romano adotta un universo di segni “storico”, quello della fantascienza classica, come se quelle preconizzazioni fossero oggi “vere”, fantascienza come neorealismo come si dice da più parti. E sarà per questo che il digitale si materializza tramite un dispositivo di specchi riflettenti, in definitiva utilizzando la “vecchia” tecnica fotografica. L’eterno presente dei Santasangre sembra dirci di una empasse, quella di un mondo troppo veloce, circolarmente uguale a se stesso, al punto che le visioni del secolo scorso paiono le sole a generare riflessi sulla quotidiana attualità
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