Email Facebook Twitter
NEWS

26/04/2018
Osservatorio sul festival Ipercorpo: aperte le iscrizioni


20/03/2018
Direction Under 30: aperto il bando per candidarsi


20/03/2018
Planetarium ai festival di teatro-ragazzi


19/03/2018
Teatro e giovani generazioni: un incontro-dibattito a Castelfiorentino


10/11/2017
Performing Gender: gran finale a Bologna


08/11/2017
Master in Imprenditoria dello spettacolo 17-18, Università di Bologna


07/11/2017
Con occhi nudi: un itinerario al femminile


05/11/2017
Lettera 22. Premio giornalistico nazionale di critica teatrale under 36


04/09/2017
Cornice Aperta. Aperitivo con gli artisti del Festival Danza Urbana


19/05/2017
Maggio all'infanzia, dal 17 al 21 maggio a Bari


04/05/2017
Ivrea Cinquanta – Mezzo secolo di Nuovo Teatro in Italia 1967 – 2017. Genova, 5-7 maggio


29/03/2017
Un teatro in mezzo ai campi: 8 aprile con le Ariette


24/03/2017
''La formazione del nuovo pubblico'': un convegno sabato 25 marzo ad Albenga


28/02/2017
“Comizi d’amore”, open call per registi/drammaturghi e attori under 35 di Kepler-452


11/01/2017
La cultura nell'economia italiana: il 13 gennaio un convegno a Bologna


05/12/2016
Impertinente Festival: il teatro di figura a Parma, dal 7 all'11 dicembre


07/10/2016
Master in imprenditoria dello spettacolo, Bologna, anno accademico 2016-2017


23/09/2016
Infanzia e città a Pistoia, dal 24 settembre al 5 novembre 2016


03/09/2016
Dalla Cultura alla Scuola: ''Cosa abbiamo in Comune'', il 7 settembre a Bologna


31/08/2016
Electro Camp – International Platform for New Sounds and Dance, a Forte Marghera dal 7 all'11 settembre


TWITTER

Download pdf


TEATRI 90 > Kinkaleri
TEATROGRAFIA


Amras (1995)


Doom (1996) Fabbrica Europa '96 "il disordine delle arti" – Firenze, giugno '96:


Super (1997) Produzione Kinkaleri in collaborazione con: Regione Toscana, Centro d'Arte Contemporanea Luigi Pecci, Teatro Studio di Scandicci e Compagnia Krypton; Teatro Studio - Scandicci, "Iperavanguardia - la nuova ondata, 9 aprile '97:


1.9cc GLX (1998) Produzione Kinkaleri in collaborazione con: Festival di Castiglioncello, Centro Regionale Toscano per la Danza, LINK Project, AUT, K, Officine cinematografiche. "Guardatura/atto e modo del guardare " - Link, Bologna, 21 Aprile '98:


Esso (1999/2000) Limonaia di Villa Strozzi – Firenze, 29 Giugno ’99 -


et (1999/2000) Con la speciale partecipazione di: Liana Mascagni. Inestimabile collaborazione alla realizzazione di: Carmine Deganello,Mat Pogo,Stefano Maria Bettega, Stefano Ciappi, Alessandro Maffei, Patafisic. Prodotto da Kinkaleri in collaborazione con Link Project. Link Project – Bologna, 14 Dicembre’99.


Ecc.etera (2000) installazione video/acustica con sonorizzazione dal vivo, produzione: Xing/Link Project, Festival Romaeuropa 2000, Kinkaleri. Realizzato per il progetto Italian Landscapes (lounge theatre): RomaEuropa Festival / Xing-Link Project – Roma, 28 Ottobre 2000.


My love for you will never die (2001) Produzione Festival di Santarcangelo, Teatro Studio di Scandicci, Kinkaleri, in collaborazione con Xing - Link Project Perform - Bologna, CRT – Milano. 1° studio - Teatro Studio di Scandicci, 4 Aprile 2001.

 

“My love for you will never die” razionalizza in pieno i processi compositivi dell’easy listening assumendo quest’ultimo come modello di costruzione drammaturgica nel tentativo di attivare nello spettatore il medesimo atteggiamento di ragionata percezione passiva. Uno sprofondamento nella superficie del sound teatrale, del sentire e del cogliere i segnali estetici di un mondo dato per casuale, con stile fluido e suadente, per il quale si potrebbe a ragione parlare di easy feeling. …. Un sorseggiare piccoli eventi, amplificati da una necessaria staticità, continuamente rinnovata dal bianco abbacinante che ciclicamente segna lo spazio della percezione”
Fabio Acca GodotNEWS – 24 Aprile 2001


 

“Cancellandosi con sempre maggior rigore e intensità, Kinkaleri frequenta i limiti dello stare in scena con una solidità di linguaggio pari alla sua evanescenza, attestandosi a pieno diritto tra le punte più avanzate dell’ultima generazione teatrale italiana. Costruito tutto in levare, My love for you will never die si annuncia come la prima tappa di un rinnovato mettersi in gioco aldilà di ogni barriera di genere e di stile con una tenacia e un ardimento confortanti in questi tempi di normalizzazione strisciante. L’inedita dolcezza che pervade la scena non ha certo il sapore di una resa.”
Andrea Nanni Prima fila – maggio 2001


Due anzi una macchina (2001/02) 1° studio - Castello di Bassano Romano – Roma, 24 giugno 2000.


(2002/03) - Produzione: Kinkaleri in collaborazione con: Teatro Metastasio Stabile della Toscana - Teatro Studio di Scandicci – Xing. SEGNALAZIONI: PREMIO UBU 2002 miglior spettacolo di teatrodanza, "uno dei lavori più sorprendenti della stagione, oltre i confini dei generi" (M.Marino). (# 1) NonIo Festival - Galleria GAM - Bologna 25 Aprile 2002.

 

“Otto è un concerto di solitudini. i tre interpreti agiscono senza mai interloquire, e tuttavia con una perfetta coordinazione, come in una coreografia. C'è uno che entra e cade, continua a cadere per tutto lo spettacolo, in modi sempre diversi: strizzando una confezione di panna che zampilla sulla scena, con un rotolo di carta che si srotola in diagonale, con un fascio di microfoni che amplificano l'urto, con un pacco di tovaglioli, con palloncini rossi che poi restano a galleggiare nell'aria... Una ragazza balla da sola al suono di una musica che solo lei può udire dato che esce dalle cuffie del suo walkman... Un altro si dedica ad attività più estemporanee, canta senza emettere suoni, monta una tenda da campeggio e si fotografa con l'autoscatto, innesca la miccia di una bomba di farina... Non c'è un vero sviluppo, tutto si gioca piuttosto sull'attesa, nella dilatazione di quelle cadute che generano ogni volta una piccola morte. Ma intanto lo spazio inizialmente vuoto si va riempiendo dei residui delle loro azioni, per effetto dell'inevitabile entropia generata dal tempo teatrale. E in quel luogo sporco alla fine ci riconosciamo con un certo sollievo.”
Gianni Manzella IL MANIFESTO – 27 luglio 2003.

 

“Nella vasta scena di una palestra entrano e escono tre personaggi: una ragazza con cuffie intenta a un dialogo con se stessa solipsistico e incurante, un signore che ogni volta che entra in scena prima o poi cade in terra in infinite varianti, e un giovane "homo faber" molto fattivo, che intende sperimentare, si presume, azione scienza e poesia. Ognuno per sé. Via via insozzando l’ambiente di residui di vario genere, in un seguito di piccole azioni che suscitano molto spesso il sorriso o una risata liberatoria e malinconica. Perché non c’è da sbagliarsi, quella cui assistiamo è una leggera, fresca, squisita rappresentazione della storia umana e della sua progressiva “stupidità”. E i tre personaggi siamo noi, sono metafore di una condizione che ci appartiene. Si possono dire cose molto profonde con lievità, e è davvero, alla fine, bello e poetico come una comica di Keaton, come una danza di Astaire e Kelly. E’ triste come una commedia di Beckett. E’ un “film” che oggi la banalizzazione del cinema, solo merce e solo spettacolo, non riesce più a darci.
Goffredo Fofi LO STRANIERO- agosto 2002


TONO (2002/03) Esperimento acustico/dinamico. Composizione sonora eseguita dal vivo MIKI SEMASCUS. In collaborazione con:Monty Theatre of Antwerpen e Teatro Studio di Scandicci. - Teatro Studio di Scandicci, 1 marzo 2003

 

La vertigine del vuoto. Potrebbe essere questa la segreta costante che scandisce l’anomalia artistica di Kinkaleri. […]La danza, dunque, sembra interessare Kinkaleri non per sviluppare una particolare ricerca sul movimento, quanto per coniugare” paura e geometria”, per assecondare una deriva del senso perseguita con esemplare ostinazione. Al minimalismo della scena corrisponde un massimalismo teorico che non concede allo spettatore neanche il piacere ipnotico della ripetizione, costringendolo piuttosto a riposizionarsi continuamente rispetto a un oggetto ottusamente compatto eppure instabile, implacabile nel suo non avere nulla da dichiarare. E mentre in platea cresce il disagio, sulla scena i corpi, sudati e affannati, rivelano, nell’impossibile tentativo di negarle, la fallibilità e la fatica di una condizione organica che evoca il celebre motto beckettiano: “ Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio”.
Andrea Nanni prima fila - maggio 2003


 

WEST (2002/2005) - Batofar Cherche l'Italie - PARIGI (F), 11 dic. 2002.

progetto video

 

“West è il grande ovest, l’Occidente dell’intelletto, che va da Praga a New York ma comprende anche Tokio e Instanbul, e che, con autorevolezza tanto autoreferenziale quanto miope, identifichiamo con il “mondo civilizzato”. I Kinkaleri percorrono le capitali di questa geografia culturale e sostano nelle piazze, nei parchi e nelle strade chiedendo ai passanti di fermarsi e guardare per una ventina di secondi nell’obiettivo di una videocamera digitale. Un’attesa concordata preventivamente: giusto il tempo di morire. Agli attori improvvisati viene richiesto soltanto di cadere, senza interpretazioni personali, senza “teatro”, e di rimanere al suolo fino a un segnale convenuto. Inesorabile, tutto intorno, la città continua il suo moto perpetuo di passanti, automobili e insegne al neon intermittenti. […] Il progetto prosegue la dichiarazione di intenti già formalizzata con l’esperienza di Ecc.etera, del 2000: una teorizzazione, puntellata da ricognizioni empiriche,sulla liminalità oscillante che la rappresentazione (teatrale, performativa o artistica in senso lato) individua tra il singolo e la collettività, tra l’oggetto e il suo pubblico e, in definitiva, tra la realtà e la ricerca artistica. Le morti di West, neutre, ripetibili, dichiaratamente insincere e messe in scena grazie a un casting casuale e del tutto democratico, annotano come estrema possibilità l’autonomia di scegliere dove portare lo sguardo. La morte-caduta è un pretesto ma è leggibile anche come un simbolo dell’inevitabile compimento dell’operazione artistica: la messa a punto di un sistema che programma la propria sterilizzazione non appena incontra i confini del territorio della ricerca. I Kinkaleri continuano ad esplorare e si concedono, oltre questi confini, un’altra possibilità”.
Pietro Gaglianò EXIBART.com – 15 aprile 2004

 

 

I Cenci/Spettacolo (2003/04) Produzione: KunstenFESTIVALdesArts, Rencontres Chorégraphiques Internationales de Seine St Denis, Santarcangelo dei Teatri, Kinkaleri, in collaborazione con Teatro Studio di Scandicci, Xing- Festival. Contemporanea '03 - I CENCI I° STUDIO – PRATO, 10 giugno 2003.

 

“Dei Cenci di Artaud nell’omonimo spettacolo dei Kinkaleri è rimasto solo il ricordo tramandato dalle cronache di una serata fallimentare. Artisti perplessi sotto la tenda di un circo, o di un desolato varietà. A differenza del precedente «Otto» dove a tener banco era il lungo silenzio iniziale, la scena deserta o disertata in fretta, le entrate e le cadute a gogo, la comicità impassibile di Keaton, in questo Cenci (da intendersi anche nel suo significato di trovarobato teatrale da quattro soldi) comunque lo spettacolo c’è, s’ha da fare. Anche a rischio di un lancio di uova marce dalla platea. Ecco allora srotolarsi eseguito con geniale strafottenza un campionario di «numeri» alla deriva della stupidità e del dilettantismo patinato di buoni sentimenti alla Nashville come nel karaoke di Marco Mazzone «We are the World», o nel birignao americano da imbonitore del discorso presidenziale di Luca Camilletti. Cristina Rizzo in abiti sexy da cubista era l’unica ad accennare degli autentici passi di danza prima di andarsene lasciando il cartello «torno subito». Quest’amara barzelletta, questa amena tragedia in due battute è il nostro mondo in passerella.”
Nico Garrone La Repubblica – 21 marzo 2005




Pasodoble (2004) BASE/PROGETTI PER L'ARTE, Firenze, 20 febbraio 2004 -


SERIE b (2004) Composizione sonora eseguita dal vivo: Discogirotto
Progetto, produzione: Kinkaleri, con il sostegno di: Ministero - Danze d'Inverno - Teatro della Limonaia - Sesto F.no, 29 novembre 2003


“Un corpo in terra. Caduto. Come un cadavere. Una musica inquieta, note, parole spezzate, qualche accenno di urlo sommesso. Un’angoscia sottile sotto una danza astratta. Non si può non pensare alle immagini dell’Ossezia viste poco prima in televisione: i corpicini feriti, straziati, allineati al suolo, abbracciati, pianti in modo sconsolato.[…] I corpi invadono lo spazio con traiettorie nette e reagiscono agli stimoli sonori incespicando, vacillando, cercando un difficile equilibrio. Lo spettacolo si fa sotto gli occhi degli spettatori con un procedere apparentemente imperturbabile, in realtà aperto a un divenire continuo. La terra risucchia le energie. I corpi cadono, di tanto in tanto, o saggiano la possibilità di elevarsi, con movimenti di ragno, con pause di ascolto di un suolo che pare non voler mollar la presa. I danzatori sembrano portati, agiti da forze che fanno il corpo bello proprio perché lotta, resiste, cerca di guadagnare spazio e momenti di respiro. Intorno il pubblico è assiepato: forse cinquecento, forse più, sono gli spettatori”.Massimo Marino L’Unità - 5 settembre 2004



Pool (2005) In collaborazione con Teatro Metastasio Stabile della Toscana - Contemporanea 05 - STUDIO - La Democrazia del Corpo - CANGO, Cantieri Goldonetta, Firenze, 14 novembre 2004. Dopo la presentazione del primo studio a CANGO Firenze nel dicembre 2004, Pool ha debuttato in prima nazionale il 2 giugno 2005 a Prato al Festival Contemporanea 05 e subito dopo l’11 al Festival Deficit! a Bologna

 

“A differenza di quanto avveniva nei Cenci/Spettacolo, qui tutto è levigato, traslucido, asettico; le figure sono più che mai simulacri, puri portatori di segni che si aggirano in una bolla priva d’aria: ripetono i loro numeri solitari con programmatica estraneità, con un furore freddo che ustiona gli occhi. Disposto su tre lati intorno alla scena, chiusa solo parzialmente da un fondale che lascia penetrare gli sguardi anche nel backstage a sottolineare l’impossibilità di qualsiasi altrove, il pubblico è un voyeur schiacciato tra il muro e Io specchio, senza alcuna via di fuga nell’inutile attesa di una risata che lo salvi, o che, come succedeva in , gliene dia almeno l’illusione”.
Andrea Nanni HYSTRIO – N. 3 settembre 2005


“Qui il gelo beffardo delle emozioni e l’insensatezza dei gesti sono davvero totali. Quello strisciare continuo su una pedana di linoleum rettangolare delimitata da tubi al neon, spingendo due vasi di cactus o ficcando la testa in un pallone sgonfio, quei passi di tip-tap senza la minima eleganza e leggerezza, quel silenzio tombale rotto dagli squilli ricorrenti di un telefono, dagli accordi di chitarra strimpellati da un aspirante rockstar o dai rumori di scena catturati da un microfono beckettiano sceso dall’alto, non lasciano appigligli di comunicazione spettacolare. Neanche per le catarsi da comica finale di Otto, o per il demenziale entertainement di Cenci. Eppure da questo album d’immagini opache e fuori fuoco nonostante la loro nitidezza quasi oscena, porno-grafica, da questa passerella di “numeri” eseguiti da un campionario di varia subumanità prende forma in “negativo” un paesaggio della mente, lo scenario dei nostri incubi a occhi aperti, delle voragini di stupidità e crudeltà pronte ad aprirsi sotto i nostri piedi.”
Nico Garrone LA REPUBBLICA – 2 gennaio 2006



11cover (2006) Produzione Kinkaleri in collaborazione con Fabbrica Europa Festival 2006, coreografia Kinkaleri con Cristina Rizzo, musiche originali eseguite dal vivo Jimmy Gelli, Cristina Rizzo veste Boboutic, Jimmy Gelli veste abiti propri - Fabbrica Europa Festival - CANGO Cantieri Goldonetta, Firenze,11 Maggio 2006.

 

Nerone (2006) - "Quinze jours pour dèneutraliser la Suisse, cette fois-ci sans l'intervention de la police, Svp". Realizzazione Kinkaleri con Leandro Bartoletti, Carla Bottiglieri, Floor Robert, Davide Savorani.Coproduzione Festival Internazionale di Santarcangelo 2006, La Bâtie - Festival de Genève 2005, in collaborazione con CANGO Cantieri Goldonetta Firenze, UOVO Performing arts festival 2006 Milano I° studio - La Batie Festival – Salle des Eaux-Vives – Geneve [CH] 4 settembre 2005.

 

“Ogni spettacolo di Kinkaleri risveglia in noi le domande cruciali, riapre soavemente piaghe e tranquillamente le cosparge di sale. Ma Io fa come se spargesse zucchero o magari ragnatele caustiche, che potrebbero, chissà, anche preludere a qualche via di uscita, se non altro della coscienza. Piccolo gruppo eroico di questi tempi cosi vili, Kinkaleri merita il nostro rispetto e la nostra attenzione, vigila anche per noi, finge di sognare ma non sogna”.
Goffredo Fofi LO STRANIERO – Anno X Numero 77 Novembre 2006



“In due tempi di quarantacinque minuti, con intervallo di quindici, Nerone fa il verso a una partita di calcio. Solo che nel match troviamo, alternate, una coppia di giocatori di basket e due pallavoliste. La sola partita possibile, già una forma anomala di relazione, avviene con il contendente muto sdraiato su un telo da mare, o sfruttandone il corpo come spessore per un’elevazione verso l’ignoto. Eppure, deponendo le armi della danza, è forse ancora possibile nominare il vuoto che ci circonda, certo passando per domande surreali, o pre-razionali, forse (« Tu ci credi alla morte di Moana? Le tue nonne sono tutte morte?»). Dopo aver sezionato la rappresentazione nella trilogia sul nulla, ed essere transitati per il mediano Pool, i Kinkaleri si mostrano intenti a edificare i pilastri di un nuovo corso, segnato tra l’altro dalla sparizione scenica dei fondatori, qui solo coreografi. Come gli animali evocati dai perfomer, un cane che abbaia ai palloni da basket e due pecore a torso nudo in un cinereo campo da volley, sembra che il gruppo fiorentino scelga di “non pensare”: risalta così l’atto puro di abitare lo spazio-tempo della sala teatrale, luogo quanto mai bisognoso di un lessico disadorno che ne ridefinisca il senso profondo.”
Lorenzo Donati, HYSTRIO n. 3 2006.

 

“La scena non contempla i suoi mezzi come segni indiziari, non trova “protezione” (neppure per una funzione ironica) nei collaudati cliché. Spossessamento finanche della propria esperienza. La scena non mostra il suo degrado, denuncia semmai una mancanza d’efficacia, di presa sul mondo. La componente estetica si coniuga definitivamente con una gnoseologia negativa. L’umanità vaga nel buio, verso la notte dei tempi che si identifica con una regressione animale. L’occhio non si spinge più sulla superficie colorata delle cose. Le differenze sono parificate. Tutto si perverte Non si può recuperare la bellezza. Il nero demitizza. Forse solo l’icona di una Marylin sbiadita, stampata su in vecchio asciugamano, appeso in alto, davanti a un finto fondale, sfocata icona di un Warhol alla rovescia, basta a mostrare la disillusione di un mondo che pure l’arte non può salvare”.
Piersandra Di Matteo Exibart.onpaper – N. 84 Gennaio 2007



Pinocchio (2007) 16 marzo 2007 - Teatro Amiatino - Castel del Piano



CREAZIONI VIDEO:

"A-B" per WI WORKIN INSIDER - Stazione Leopolda, Alcatraz Firenze, 2003

" MLFYWND " (15 min.) miniDV, 2002

"Ecc.etera " (38 min.) miniDV , video sound installation, 2000/2001

" Esso - improvvisazione per tre soggetti " (25 min.) miniDv, 2000

" zzzzz " (40 min.) miniDV, video sound installation, 2000

" et - video " (33 min.) miniDV, 2000

" 1.9cc GLX part one " (25 min.) Beta from Hi8, 1998

" Super rmx by Ogin:o " (25 min.) Beta from Hi8, 1998 in collaboration with Ogi:no Knauss

" Doom Window " (23 min.) Hi8, 1996

" Dans le cilindre " (7 min.) Hi8, 1995

 

Bibliografia essenziale


SANTARCANGELO 06 - Scritti sulla contemporaneità
a cura di Olivier Bouin, Paolo Ruffini
Don't believe the hype. Scritti sulla contemporaneità proposti da
Santarcangelo dei Teatri
Kinkaleri: Uno spreco
- pag. 79/82
Edizioni: Fandango Libri - Milano, Luglio 2006

 

RESTI DI SCENA - Materiali oltre lo spettacolo
a cura di Paolo Ruffini
Iperbook Edizioni Interculturali, Roma 2004

 

CORPO SOTTILE
a cura di Xing
UbuLibri – Milano (2003)

 


progetto e cura Kinkaleri
interventi di Andrea Lissoni, Andrea Nanni, Sergio Risaliti
ARTOUT M&M maschiettoeditore (2003)

 

DRAMATURGIA CONTEMPORANEA
Transitos ye desplazamientos teatrales:

de America Latina a Italia
autore Sara Rojo
Editorial Quarto Proprio / Brazil (2002)

 

EXIT
Nuove geografie della creatività italiana
a cura di Francesco Bonami
Piccola biblioteca Oscar Mondatori, Milano 2002


THE HORSE WOULD KNOW, BUT THE HORSE CAN’T TALK
Giovani artisti italiani
Premio Querini Stampalia- FURLA per l’arte
Edizione CHARTA 2002

 

OGNI CITTÀ HA BISOGNO DI UN LUOGO PER LA POESIA
Progetto Teatro Studio nella città di Scandicci
Edizioni della Meridiana 2002

 

TOSCANA CONTEMPORANEA 1980-2001
a cura di Sergio Risaliti
Centro d’Arte Contemporanea Palazzo delle Papesse
M&M maschiettoeditore 2002

 

CONTINUITA’
Arte in Toscana 1945-2000
Regesto generale
M&M maschiettoeditore 2002

 

CONTRAPPUNTI RACCONTI/RACCOLTI 1994/2000
Spettacoli nei luoghi d’arte
A cura di Natalia Casorati 2001

 

IN SCENA DANZA 2001/2002
riflessioni sugli spettacoli della stagione
A cura del teatro comunale di Ferrara 2001


NETMAGE
Piccola enciclopedia dell’immaginario tecnologico Media, arte, comunicazione
A cura di Link Project
Piccola biblioteca oscar mondadori, Milano 2000

   

COMPAGNIE
 

LINKS

FESTIVAL

marzo-maggio 2018
Planetarium
Osservatorio sul teatro ragazzi

14 - 22 ottobre 2017
Vie Festival 2017
Laboratorio di critica e giornalismo

giugno 2017
Futuri Maestri
Laboratorio Futuri giornalisti

28-31 ottobre 2016
Crisalide
Perché passi un po' di caos libero e ventoso

ottobre 2016
Vie Festival 2016
Arti sceniche internazionali e italiane

22 settembre - 2 ottobre 2016
Contemporanea Festival 2016
Le arti della scena

ottobre 2015
Vie Festival 2015
Arti sceniche internazionali e italiane

1-4 ottobre 2015
Crisalide
Non è successo niente, è ciò che stiamo diventando

25 settembre - 4 ottobre 2015
Contemporanea Festival 2015
Le arti della scena

Febbraio - aprile 2015
Nelle pieghe del Corpo
Virgilio Sieni, Bologna

ottobre 2014 - marzo 2015
Festival Focus Jelinek
Festival per città

9-25 ottobre 2014
Vie Festival 2014 Modena___Emilia
Arti sceniche internazionali

10 - 20 luglio 2014
Santarcangelo · 14
Festival internazionale del teatro in piazza

12 - 21 luglio 2013
Santarcangelo · 13
Festival Internazionale del Teatro in Piazza

aprile 2013
Pinocchio della non-scuola
Immagini a cura di Osservatorio Fotografico, note a margine su Pinocchio

5-13 ottobre 2012
Tempo Reale Festival
Ricerche musicali contemporanee

14 - 23 luglio 2012
SANTARCANGELO •12
Festival internazionale del teatro in piazza

Primavera 2012
Vie Scena Contemporanea Festival
Arti sceniche internazionali

Marzo 2012
BilBolbul 2012
fumetto, illustrazione, disegno

ottobre 2011
Vie Scena Contemporanea Festival
Teatro internazionale a Modena, Carpi, Vignola e limitrofi

Settembre 2011
Arca Puccini - Musica per combinazione
Rock indipendente italiano e internazionale