Criptofonia è un progetto site specific e la sua disposizione visiva e sonora muta in base allo spazio che l’accoglie. Il fronte compatto costituito dagli undici frustatori in linea si adatta perfettamente allo Sferisterio che si è dunque insinuato nella genesi stessa del lavoro: acusticamente abbiamo sfruttato il riverbero della grande parete di fondo, mentre dal punto di vista visivo la stessa esplicitava il parallelo, per noi intrinseco, tra le sequenze ritmiche dei frustatori e le sequenze fotografiche di Muybridge. Due sono le cripte del lavoro: una è la polca, che viene eseguita per cinque volte dalle fruste, l’altra è lasomma. L’organo Farfisa suona a ogni sequenza una nuova nota che si aggiunge alla precedente; allo stesso modo ad ogni nuova sequenza di polca si sommano le sequenze precedenti che vengono registrate su nastro magnetico ad ogni esecuzione e poi restituite in riascolto nel tempo delle successive esecuzioni. Si innesca così un meccanismo che si autoalimenta fino alla saturazione. Nadia Ranocchi

Criptofonia avviene in un luogo cui vengono disorientate le funzioni. Lo Sferisterio infatti appartiene, da secoli, alla dimensione ludica, al gioco della palla; si esibiscono dunque questi suonatori su un antico campo sportivo, e ci appaiono un po’ viaggiatori che sembrano instaurare un primo contatto con la gente del posto. Il concerto da parte sua attinge a diverse manifestazioni pubbliche: la scena teatrale si mescola infatti al folclore e alla tradizione; simile processo compie la musica affidata da una lato agli strumenti contemporanei e dall’altro a una sfera più arcaica, contadina. Questa commistione produce una strana alienazione: cosa stiamo guardando? Perfino la disposizione degli undici s’ciucaren e il loro abbigliamento (non in divisa da parata, ma in “borghese”) contribuisce a chiederci dagli spalti, dove un tempo si sostenevano i propri beniamini, cosa stia avvenendo, da dove siano piombati quegli undici frustatori, quale lingua parlino, se una fatta di schiocchi o di ritmi, e quale messaggio celato (che scopriamo essere una polca) stiano ascoltando.

di Maurizio Mei