La Pesatura dei punti, nel linguaggio della grafica 3D, è l'attribuzione di un peso ad ogni punto del corpo digitale. In teatro, invece, è una compagnia che nel 2011 compie il suo terzo compleanno. Abbiamo incontrato Carlotta Pircher e Debora Pradarelli, attrici e fondatrici, in residenza nel 2011 a Bologna presso il DOM, teatro diretto dalla Compagnia Laminare. Questo rosso è un'intrusione atomica è la seconda di tre tappe del progetto su Francesca Alinovi ("Your (you’re) not alone any way"), critica d'arte assassinata a Bologna nel suo appartamento nel 1983.
Come lavorate, dal punto di vista registico?
Finora i nostri spettacoli hanno avuto una doppia drammaturgia: una traccia audio e l'azione scenica. L'audio è stato sempre il nostro punto di partenza: è una “gabbia”, il nostro terzo attore, quello con cui non si può ragionare, ma con cui si può solo combattere. In T. Duetto per entità dissociata in invecchiamento (finalista premio Iceberg 2009) era la lettura integrale di un testamento; per Tonight it's electric (prima tappa del progetto sulla Alinovi, 2010) abbiamo lavorato sulle dichiarazioni dei testimoni del processo. Ci interessava ricostruire un frammento di quel presente, e le parole sono esattamente quelle depositate nei verbali. In scena, invece, traduciamo in azione il “non detto” delle testimonianze, mettendo in gioco noi stesse in quanto attrici e interpreti.
Come si traduce questo “non detto” sulla scena?
Da una parte ci sono le fotografie, che abbiamo visionato e che ci sono servite per immaginare uno spazio scenico vero e proprio; dall'altra ci siamo noi. Io, Debora, mi sento una vera e propria “testimone” a mia volta, e in scena è sempre così, fa parte del mio lavoro d'attore: io sono qualcuno che porta, qualcuno che è in ascolto dei meccanismi e delle tensioni di una vicenda e dei suoi personaggi e li trasporta in scena, ma è un'operazione che passa attraverso la mia personalità, il mio sguardo, la mia presenza cercata e voluta in quel fatto.
Questo Rosso... su cosa si concentra?
In Questo rosso è un'intrusione atomica lavoriamo sulle perizie scientifiche, un altro tipo di testo e dunque una nuova struttura. Le perizie sono la lettura dei fatti al livello più oggettivo possibile. Con questo spettacolo vorremmo restituire al pubblico la vicenda nella sua crudezza, nella sua verità di tragedia umana. Non si tratta di curiosare nella vita di qualcuno per scoprine i segreti: oggi i giornali sono pieni di racconti di delitti che contengono dettagli accattivanti, fatti apposta per agganciare un lettore. Per noi l'intento è dirompente: scontrarsi con un fatto.