Nel suo lavoro con la compagnia Città di Ebla, Davide Fabbri ha messo a fuoco un’idea di che si raggruma in un concetto oltremodo significativo per chi si occupa di scena contemporanea: corpo del suono. Come dire un suono che si fa presenza, materia altra che si somma ai corpi attoriali, immagine udibile dei mondi disegnati dal teatro. La musica di Elicheinfunzione diventa così organicità sonora che interviene come elemento tangibile nelle relazioni e nelle dinamiche tra i corpi e gli spazi, tra i gesti e gli oggetti, attore non visibile tra gli altri.
L’amalgama corporeo che si sostanzia nelle azioni sonore pensate per il lavoro con la compagnia acquista ritmicità e possenza nella ricerca autonoma del musicista, come si potrà apprezzare durante il live ospitato a Ipercorpo nella serata di sabato. Per i suoi concerti Fabbri sceglie la forma della suite, come struttura composta da diversi movimenti che rielaborano e riutilizzano lo stesso materiale, creando però differenti idee sonore.
«Uno degli elementi più evidenti in questo set è la manipolazione delle ritmiche, che non vengono trattate come semplice impalcatura per la struttura musicale, ma sono manipolate e moltiplicate per creare un gioco di combinazioni e incastri. Sperimento diversi tipi di batterie, giustapponendo sonorità più secche e taglienti a altre più grasse e morbide tanto che può accadere che ogni frequenza del flusso sonoro sia occupata da una battuta», ci racconta Davide. Questo trattamento ipertrofico della sezione ritmica ricorda i territori del brackbeat e della jungle, mondi attraversati, anche solo marginalmente, da chiunque si confronti con la creazione musicale elettronica. Ma nel lavoro di Elicheinfunzione pulsa sottotraccia anche un altro tipo di influenza, radicalmente diversa dalle tendenze inglesi di matrice nera e decisamente più asciutta, minimale. L’impossibile composizione degli opposti non è certo il risultato perseguito nelle produzioni di Davide Fabbri, ma serve per mettere a fuoco e problematizzare un linguaggio personale difficilmente riconducibile a etichette di comodo e contagiato dai germi di molte ricerche.
I set live di Elicheinfunzione sono solitamente concisi, densi, tutti pensati attorno a una condensazione delle idee sonore che è sia scelta stilistica che concettuale, per un concerto in cui il suono prende corpo colpendo direttamente allo stomaco.