Porte socchiuse - Nel tardo pomeriggio di ieri, 16 luglio 2008, lo spazio della Corte Rocca Malatestiana ha ospitato uno dei rari momenti ‘ufficiali’ di questa strana edizione del festival di Santarcangelo: antropologi teatrali, registi e studiosi si sono raccolti per formulare un’argomentazione densa e feconda su un passato quasi mitico del festival e su una sua possibile riformulazione. All’esterno della corte, una voce amplificata, ironicamente sovversiva e sempre più vicina tranquillzzava i cittadini: <>. Piergiorgio Giacchè ha dovuto arrendersi: tre uomini in mutande, i Tony Clifton Circus, si sono presentati all’ingresso della corte dando corpo a quella voce che già da lontano faceva da sfondo alle argomentazioni dell’antropologo teatrale. Una rottura dell’ufficialità compiuta in due minuti scherzosi, ma non troppo. Forse perché, in realtà, si è sfiorata l’idea di teatro (e non solo) come un’entità falsamente innocua, il cui tempo limitato non arreca troppo danno ad una irrinunciabile tranquillità.Una delimitazione rassicurante perfettamente in linea con una particolare vocazione molto italiana a rifuggire ‘rischiose’ (auto) critiche. Sarà per questo che, dopo il fugace intervento dei Tony Clifton Circus, l’ingresso della corte è stato chiuso? Forse, ma è più probabile si tratti di una questione di mero pragmatismo.
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