RECENSIONI > Amo dunque sono. Magna plaza di Wunderbaum
In un centro commerciale un ragazzo con una grande scritta READY FOR LOVE? aspetta un appuntamento che mai arriverà, mentre nello stesso non-luogo si inseguono e si fuggono Matsumoto e Sawako, consumatori di un amore infelice e clandestino da shopping, e Nakui perseguita ciecamente la pop star Haruna fino a un tragico epilogo che ha molti archetipi anche occidentali. I Wunderbaum reinterpretano Dolls di Kitano nel centro commerciale Atlante della Repubblica di San Marino: gli attori sono microfonati e si perdono nella folla solitaria mentre il pubblico ascolta i loro melensi e vuoti e melodrammatici dialoghi in cuffia. Magna plaza si prende così tanto il rischio di essere un'operazione postmoderna da risultare opera significativa sull'immagine e sull'idea dell'amore contemporaneo. Questo perdersi, inseguirsi e mai incontrarsi nella folla solitaria sembra suggerirci l'idea che se esiste qualcosa oggi di più kitch e vuoto, sterile e inutile, impossibile come una sconfitta, questa cosa è l'amore. O un centro commerciale.
COMPAGNIE