INTERVISTE > Intervista a TPO, Francesco Gandi e Davide Venturini
Alveare Arte Infanzia, è la sezione di Contemporanea ’05 dedicata al pubblico più giovane. Abbiamo visto anteprime di studi di alcune delle voci di spicco di questo segmento di teatro, voci diverse che vanno dall’animazione, al teatro delle ombre, al racconto. Voci unite dalla forte spinta verso la ricerca e la mescolanza di diversi linguaggi espressivi, con un occhio di riguardo alle nuove tecnologie.
Abbiamo intervistato Francesco Gandi e Davide Venturini, registi del gruppo Pratese TPO che ha organizzato l’evento e vi partecipa con un proprio spettacolo: CCC il giardino dipinto.
Cos’è Alveare Arte Infanzia?
Il concetto di Alveare Arte infanzia, e di Contemporanea tutta, è di strutturare i percorsi creativi in piccoli laboratori di ricerca, alveari appunto. Avere la possibilità di presentare lavori in progress significa potersi fermare un attimo e offrire una visione più libera proprio immaginario, senza dover pretendere la coerenza e la concretezza di un spettacolo compiuto.
Nella scelta degli artisti il nostro orientamento è andato su alcune figure particolarmente interessanti nel panorama italiano: Alessandro Libertini e Veronique Nah per I Piccoli Principi, un gruppo che lavora sull’animazione con particolare attenzione alle arti figurative, a cui posso collegare il lavoro di Antonio Panzuto un artista che lavora da solo sempre intorno alle arti figurative, la ricerca di Roberto Abbiati e del suo Teatro d’Artifico è più legata alla parola e alla narrazione, inserita in un immaginario supportato dagli oggetti, Fabrizio Montecchi con il Teatro Gioco Vita, si distingue per il suo lavoro con le ombre che in Italia rappresenta una delle poche e più autorevoli voci in proposito. Lo spettacolo del TPO ha invece una particolare base tecnologica che è un tappeto interattivo su cui i bambini muovendosi attivano sensori che interagiscono con le immagini proiettate a terra.
Una sezione di teatro ragazzi in un festival che fa della sperimentazione sullo spettacolo contemporaneo il suo punto di forza. Contraddizione o rivendicazione della necessità di ricerca per un linguaggio che deve saper comunicare a un pubblico sempre nuovo.
Non è una contraddizione, in realtà Contemporanea nasce proprio come un momento di riflessione sul teatro per le nuove generazioni, e quando si parla di nuove generazioni si può anche intendere un pubblico di giovanissimi. Prato in questo senso può vantare una ricca tradizione e infatti in questo Festival il segmento infanzia ha sempre avuto un’ottima accoglienza. E’ vero che il ricambio generazionale del nostro pubblico richiede un aggiornamento continuo dei linguaggi, ma credo anche che la ricerca per questi gruppi che fanno “teatro d’autore” per ragazzi sia soprattutto una necessità personale.
Possiamo tentare una fotografia dello stato odierno del teatro ragazzi e magari ipotizzare le strade su cui camminerà?
Io vorrei rimandare la mia risposta al 6 giugno quando ci sarà appunto un nutrito gruppo di osservatori, ricercatori e direttori di festival europei di teatro per l’infanzia, che si riunirà proprio per riflettere sullo stato del teatro ragazzi, sulle sue potenzialità e sui suoi possibili significati. (BZZZ… Brusio d’api, 6_06_05 h.11.00 c/o Officina Giovani)
Torniamo al vostro spettacolo, CCC - Il Giardino Dipinto, un tappeto interattivo, immagini colorate, due attrici che danzano e invitano i banbini a giocare…
Sì, il nostro lavoro è basato su questo tappeto, da noi progettato e realizzato, su cui sono proiettate delle immagini che interagiscono con i movimenti di chi agisce sul tappeto. Le due attrici invitano il pubblico ad ‘entrare’ nei quattro momenti del giardino, il giallo, il blu, il verde, il rosso, che corrispondono a quattro ambienti rispettivamente, di terra, d’acqua, di foglie e dell’amore. Lavoriamo sul tema del giardino proprio perché il sistema CCC crea un ambiente immersivo che stimola l’esplorazione, il gioco e l’ascolto. Il tema di questo spettacolo è il giardino curdo, ma ne abbiamo già realizzato uno sul giardino giapponese e presto lavoreremo sul giardino italiano. A noi interessa molto lavorare con le nuove tecnologie senza farle diventare invasive e al pubblico sembra piacere molto questa modalità nuova di esplorazione. Il nostro spettacolo sta girando con successo a Londra e in altre città europee.