Incontriamo artisti, disegnatori, scrittori, studiosi presenti a Santarcangelo 12 e sottoponiamo loro una breve riflessione su debolezza, spaesamento, crisi, chiedendo una risposta o una "relazione" che stia nel tempo di pochi minuti.
Alcune pillole sono progettualmente registrate su nastro magnetico e riversate in digitale.
Parlare di crisi significa fare i conti con una debolezza, con una condizione di spaesamento progressivo. Come cambiano arte e teatro in tempo di crisi?
È necessario uscire dall’ossessione dell’io, guardare fuori, rinunciando a una percezione solipsistica, per abitare il contesto con coscienza.
Oppure fare i conti radicalmente con il “dentro”, con le fragilità e le contraddizioni, in modo che la funzione critica dell’arte possa divenire una lente sul mondo.