Altre Velocità organizza, durante i giorni di Vie, tre momenti seminariali nel contesto del laboratorio di sguardo e scrittura "per uno spettatore critico". Partendo da alcuni snodi del programma, abbiamo chiesto a figure che pensano e progettano le arti sceniche contemporanee di proporci degli affondi di ragionamento e di dialogo. Chi volesse partecipare può inviare una richiesta scritta all'indirizzo info@altrevelocita.it
18 ottobre, ore 10.30
Elena Di GioaProgettista, urbanista teatrale. Dialogo tra la città e l'opera
19 ottobre, ore 11
Enrico PitozziCorpo sonoro. Una radiografia della scena contemporanea
Una cartografia delle relazioni tra il suono e l’immagine sulla scena contemporanea, territorio in cui s’intersecano i confini della composizione sonora di matrice elettroacustica ed elettronica e la scena performativa.
20 ottobre, ore 11
Piersandra Di MatteoIL NEW REALISM DELL’HOMO AMERICANUS.
Deadpan, affectless speech, minimal setting. Idiosincrasie critiche sul teatro di Richard Maxwell/New York City Players
Elena Di Gioia idea, promuove e produce progetti teatrali.
Tra i progetti recenti:
Civile (2010/2011) progetto di Fiorenza Menni/Teatrino Clandestino e Elena Di Gioia. Interventi teatrali proposti nei teatri, festival ed eventi culturali della città di Bologna.
(
www.civile-net.org).
Il Teatro di Pierre Notte con Angela Malfitano e Francesca Mazza a cura di Elena Di Gioia (Bologna, dal 12 al 20 aprile 2011). In collaborazione con ITC Teatro di San Lazzaro di Savena // Teatro Comunale A. Testoni di Casalecchio di Reno – ERT Fondazione // Teatro Biagi D’Antona di Castel Maggiore //Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori (SSLMIT) – Università di Bologna // con il sostegno di La Soffitta Centro di promozione teatrale /DMS - Università di Bologna, BCLA-Délégation Culturelle/Alliance Française di Bologna nell'ambito della quinta edizione del progetto Face à Face - Parole di Francia per Scene d'Italia e con il sostegno della Provincia di Bologna e della Fondazione Carisbo di Bologna. Promossa da Associazione Tra un Atto e l’Altro.
Sì*metrica (2010/2011-in corso), progetto di Fiorenza Menni/Teatrino Clandestino e Elena Di Gioia. Progetto di attenzione alla produzione artistica della città di Bologna. Residenze teatrali di Francesca Mazza, Angela Malfitano, Rossella Dassu, Anna Amadori. Interventi installativi e performativi di: Cosimo Terlizzi, Eva Geatti, Komakino, Marcello Spada.
Anticipazione
progetto OZ: a cura di Elena Di Gioia con lo spettacolo
Him della compagnia Fanny & Alexander in Piazza Maggiore, nell’ambito della manifestazione estiva
Sotto le stelle del cinema (luglio 2011).
Passione e ideologia. Il teatro (è) politico. Curatrice, con Stefano Casi, del programma.
Due giornate di convegno, con critici e studiosi per riflettere sul ruolo del teatro come strumento di analisi e azione in relazione alla realtà contemporanea. Bologna, 10 e 11 ottobre 2011 presso Teatri di Vita.
Dal 2005 al 2009 presso il Settore Cultura del Comune di Bologna è co-curatrice di bè bolognaestate, il programma di spettacoli e manifestazioni estive promosso dal Comune di Bologna, per il quale ha co-curato il programma di spettacoli relativi al Capodanno in Piazza Maggiore (nelle edizioni 2006-2009).
Nel 1999 fonda l’Associazione Gruppo Elettrogeno con cui collabora fino al 2009. A Bologna dal 2000 al 2004 ha diretto, con Martina Palmieri, le cinque edizioni del festival teatrale Segnalemosso, ovvero la strategia della lumaca. Tra le compagnie invitate: Teatrino Clandestino, Motusfactory, Claudio Misculin e l'Accademia della Follia, Teatr Novogo Fronta, Lenz Rifrazioni, Stefano Randisi e Enzo Vetrano, Babbaluck, Elena Bucci, Andrea Cosentino, Teatro Nucleo, Mariano Dammacco, Marco Sgrosso, Area ’06: Accademia degli Artefatti, Ascanio Celestini, Quelli che restano, Fortebraccio Teatro, Travi Rovesce, Sistemi Dinamici Altamente Instabili.
Ha, inoltre, realizzato fino al 2009 progetti teatrali, tra cui Parole Comuni – Teatro, scrittura, musica, pratiche comunicative, Palace.Luoghi della creatività e Il Teatro delle Necessità realizzati all’interno della Casa Circondariale di Bologna.
Enrico Pitozzi,
dottore di ricerca, insegna “Forme della scena multimediale” presso il Dipartimento di Musica e Spettacolo dell'Università di Bologna. È professore invitato presso la Faculté des Arts de l'Université du Québec à Montréal, UQAM e tiene seminari e conferenze presso l'Universidade Federal de Bahia e l'Universidade Federal do Rio do Sul do Porto Alegre in Brasile oltre a Istituzioni e Università europee. È membro del progetto di ricerca “Performativité et effets de présence” dell'UQAM diretto da Josette Fèral e Louise Poissant, e dell'osservatorio sull'analisi del movimento diretto dalla coreografa Isabelle Choinière (Montréal, Plymouth, Paris). Le sue ricerche, svolte in ambito internazionale, indagano le relazioni della scena con la neurofisiologia e l'intervento delle tecnologie sulla percezione del performer, con una particolare attenzione rivolta al funzionamento del corpo, al concetto di “presenza” e alla complessità dei rapporti visivo sonori che la scena contemporanea instaura. Per approfondire queste tematiche, l'attenzione è posta sulle forme sceniche che tendono a integrare diversi codici compositivi, dai live media alla sound arts in Europa, Canada e Giappone e Brasile. Ha curato i progetti “Il tempo inesatto” e “Texture” all'interno di “Genova 2004 Capitale Europea della Cultura”. Ha partecipato al seminario interno alla 37° Biennale del Teatro di Venezia 2005 diretta da Romeo Castellucci. È vicedirettore della rivista di arti performative “Art'O”. Collabora con diverse riviste internazionali e ha scritto testi sulla scena europea, del Québec e del Giappone. È autore, con Annalisa Sacchi, di
Itinera. Trajectoires de la forme Tragedia Endogonidia, Arles, Actes Sud, 2008 e del saggio
Étendre la peau. Scène, perception, dispositifs technologiques,
inEnsemble / Ailleurs
; Together / Elsewhere, in L. Poissant e P. Tremblay (a cura di), Montréal, PUQ, 2010. É in preparazione la monografia
Sismografie della presenza, Roma, Bulzoni (2012) e, con Roberto Paci Dalò, il volume
Electroscene, Napoli, Cronopio (dicembre 2011) oltre a una monografia dal titolo
Spectra, Bologna, CLUEB, 2012 dedicata alla formazione giapponese dei Dumb Type.
Piersandra Di Matteo, teorico di performing arts, dramaturg e curatore indipendente.
Svolge attività di ricerca presso DMS/ The Department of Music and Performing Arts, Università di Bologna. Si occupa di performing arts e spettacolo contemporaneo, sviluppando, in particolare, ricerche sulle (dis)articolazioni della verbalità nel teatro postdrammatico. Oggetto privilegiato d’analisi sono le esperienze performative europee e nord americane. Dal 2004 al 2010 cura la rubrica arteatro di “exibart”. Dal 2011 è caporedattrice della rubrica TEATRO per “Artribune”.
È ideatrice, insieme alla filosofa e performer Snejanka Mihaylova, della piattaforma internazionale MONT ANALOGUE, travelling-magazine e progetto curatoriale incentrato sulla relazione tra performing arts e filosofia. MONT ANALOGUE è stato ospite presso Critique and Humanism Megazine, Raum (Bologna), Red House (Sofia), Futura Festival (Resana), Repetition Island, Centre Poumpidou (Parigi).
Scritti di Piersandra Di Matteo sono apparsi in numerose riviste e in diverse pubblicazioni saggistiche e multimediali tra le altre“DOMUS”, “Prove di drammaturgia”, “Culture Teatrali”, “Hystrio”, “Art’O”, “Contemporary Theatre Review”, “Alias”, “Critique & Humanism”, “La Bellona”, Arte Éditions DVD. Insieme a Lucia Amara, cura il volumeTeatri di voce, per “Culture Teatrali”, annuario 2010.
Ha curato progetti dedicati alle arti performative presso la Galleria d’Arte Contemporanea di Siracusa, La Soffitta Centro teatrale del DAMS di Bologna, neon>campobase di Bologna, Crisalide Festival 2010 di Forlì, Hapax al Centre Poumpidou (Parigi).
È Dramaturg per
Parsifal di Richard Wagner, regia di Romeo Castellucci, Teatro dell’Opera di Bruxelles De Munt | La Monnaie per il Triennio 2009/2011.
È parte del progetto editoriale
Overground – visioni della scena performativa italiana (Boiler edizioni, 2010) che vede la collaborazione tra studiose di teatro contemporaneo e il fotografo Luca Del Pia, che coinvolge dieci performer – singoli artisti o formazioni collettive. È in uscita la sua monografia dedicata al regista e drammaturgo americano Richard Maxwell e alla sua compagnia New York City Players, edito da Editoria & Spettacolo.