Pubblichiamo l'articolo che uscirà su "La Gazzetta di Modena" il 30 maggio 2012, a seguito degli eventi sismici del giorno precedente
In attesa delle conferme di agibilità dei teatri di Vie, il festival si propone di arrivare fino a sabato con gli spettacoli in programma
Si va a teatro per conoscere, per avere occhi nuovi con cui guardare la vita quotidiana. Si va a teatro per capire chi siamo e da dove veniamo. Si va a teatro perché il mistero di abitare questo tempo e questo spazio venga condiviso, discusso da una collettività. Si va a teatro perché, in fondo, l'unione di due o più persone produce sempre qualcosa in più di una mera addizione. Ci sono però momenti, come quello che stiamo vivendo, in cui le priorità sono altre, in cui sembra non esserci spazio per domande 'di senso'. Vie ha scelto si sospendere la attività per un giorno, per rispettare il dolore di tutti. Adesso, in ascolto delle esigenze degli artisti in cartellone e in attesa del via libera dei tecnici, che domani mattina vaglieranno l'agibilità di tutti gli spazi di spettacolo, il festival chiama a raccolta i cittadini. «Stiamo aspettando le verifiche di agibilità» - ci dice il direttore di Ert Pietro Valenti – «qualora ottenessimo garanzie di sicurezza il nostro desiderio è evitare la chiusura, dal momento che fermare il festival a fronte di spazi agibili sarebbe come levare alla città un pezzo della sua vita. La nostra non è un'attività ricreativa, ma culturale: gli eventi sismici ci hanno devastato, non solo metaforicamente, per questo ci sembra importante offrire a chi lo vorrà la possibilità di spostarsi, di uscire di casa per incontrarsi, parlare, per ricreare quella comunità che solo il teatro permette». Per fare fronte a tale auspicio, viene comunque cancellata una parte delle attività, come gli incontri mattutini alla Biblioteca Delfini e lo spettacolo Paradoxes del gruppo Orthographe, che si sarebbe dovuto svolgere al Planetario. Purtroppo, la compagnia Barokthegreat proporrà una sola delle due repliche previste del nuovo Indigenous, il giorno 1 giugno, a causa dell'impossibilità di provvedere al montaggio nel giornata di oggi. Salvo indicazioni dell'ultimo minuto, e qualora ottenga il nulla osta tecnico (aggiornamenti giorno per giorno su www.viefestivalmodena.com), la restante parte del programma è invece in via di conferma: Francesca Proia, i francesi Amaraoui & Burner, il serbo Dino Mustafic, fino al weekend con il meglio del teatro italiano (Manfredini, Latella, Menoventi, Gli Incauti e l'epilogo con NODE festival).
Anticamente ci si radunava per adorare le divinità, in cerca di risposte sul mistero dell'uomo. Il teatro nasce così. Siamo convinti che una tensione simile sopravviva nelle comunità di persone che si sono radunate nei teatri cittadini di Vie, e che auspichiamo possano farlo ancora fino al termine del festival.