Due tende, ventiquattro brandine "Ferrino", due condizionatori, una centralina e una pompa. La Protezione Civile, evidentemente riconoscendo lo stato di emergenza in cui versa il festival, porta il suo aiuto volontario ad Alfonsine: i danzatori invitati alla rassegna dormiranno in due tendoni da campo. "Sembra una situazione atipica, ma non lo è poi del tutto" – spiega il presidente del coordinamento provinciale Dott. Dal Monte – "La Protezione Civile è pronta ad ascoltare qualsiasi richiesta d'aiuto. E anche a intervenire, nei limiti del possibile." Certamente si tratterà di un'esperienza nuova anche per gli artisti alloggiati nella mini tendopoli: "Questi sono proprio gli stessi tendoni che vedete in tv montati nei luoghi critici" – continua Dal Monte – "In Iraq, in Afghanistan, nelle zone terremotate." Le finanze di questa edizione del festival, come è ormai noto, hanno subito un drastico dimezzamento. Per salvare Lavori in Pelle la direzione artistica e organizzativa si è inventata questa bizzarra formula di ospitalità, singolare ma sicuramente efficace. Chiuso il festival, proveremo ad avvicinare gli ospiti delle tende per sentire da loro com'è andata. Un consiglio per Lavori in Pelle: non dimenticate di registrare il marchio "Festival Terremotato". Potrebbe divenire la nuova tendenza peninsulare per le prossime estati teatral-danzanti.