E' membro di Rotozaza, una compagnia teatrale sperimentale di Londra, con la quale ha creato performance, installazioni e altri eventi dal 1999, rappresentati sia in Inghilterra che all'estero. È inoltre un'artista associata di Shunt, collettivo teatrale di Londra e luogo di studio per artisti di diverse discipline (musicisti, performers, artisti di circo ecc) con cui ha creato e rappresentato lo spettacolo “Tropicana” per il National Theatre. Con Rototaza, negli ultimi tre anni, il lavoro si è incentrato su un teatro di comandi e risposte dove gli attori in scena cambiano ogni sera, e si prestano a portare a termine le istruzioni che ricevono essendo all'oscuro di tutto. Si tratta di un lavoro che mostra la bellezza degli individui in scena senza maschere né costumi, togliendo la responsabilità all'attore per metterla totalmente in mano alla scrittura. Rotozaza rappresenta l'umanità nel pieno di un conflitto interiore che si batte tra la voce interna che dice cosa fare e il modo in cui mettiamo in atto i nostri pensieri. In questo modo si avvia una riflessione sul ruolo del pubblico, che si trasforma nel mondo esterno che influenza le nostre scelte nella realtà di ogni giorno: il mondo che ci circonda visto come spettacolo e il pubblico che osserva come personaggio responsabile di cio' che avviene in scena.
In passato ha lavorato con il coreografo Roberto Castello, con Signal to Noise, Expressive Feat Production e il regista cinematografico Woof-Wan-Bau per il cortometraggio “Nose to Mouth” prodotto da Nexus. Di recente ha anche lavorato con il Clod Ensamble in diversi spettacoli e ha collaborato con la produzione Three Monkey Production per la creazione di “The Quarter” all'Atelier 51 Rouen France e con il Puppet Intervention per la conferenza internazionale di Helsinki sulle EU alcohol policies.
Il suo ultimo lavoro si chiama Pinocchio, creato in collaborazione con Gemma Brockis del collettivo teatrale londinese Shunt. Pinocchio è uno spettacolo per tre spettatori che avviene in una macchina in viaggio lungo le strade di diverse città, trasformando la vettura in palcoscenico e il mondo visto dal finestrino in scenografia mutevole. I passeggeri sono coinvolti in prima persona, e trasformati per esempio nei conigli della morte chiamati dalla fatina per domare lo spirito ribelle di Pinocchio, o in spettatori “cinematografici” che osservano dai finestrini le vicende. Dice Silvia: «I passanti diventano personaggi del racconto essi stessi così come i commercianti dei negozi nei quali Pinocchio entra ed esce rimpinzandosi di pop-corn, incontrando casualmente la polizia o chiunque altro si avvicini al veicolo. Emergono così domande nello spettatore..quanto di ciò che si vede e sente è stato preparato in anticipo? Le notizie sulle radio sono vere o no? Non ci sono più certezze e il pubblico è completamente in balia di due sconosciute chiaramente non avvezze alla geografia del posto».
Pinocchio ha debuttato a Londra l'autunno scorso, è approdato a giugno in Sardegna e verrà presentato al Fringe Festival ad Edimburgo tra il 18 e il 25 di Agosto 2007.
A Rizoma, secondo lei, succederà sicuramente qualcosa di entusiasmante e di “strano”.
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