Ambra Senatore lavora nell'ambito del teatro di danza in Italia e in Francia dal 1997, affiancando esperienze attoriali a quelle di danzatrice contemporanea. Si forma, tra gli altri, con Raffaella Giordano, Giorgio Rossi e Carolyn Carlson.
Come interprete collabora con lo stesso Rossi, Jean Claude Gallotta, con l'Impasto di Michela Lucenti, con Marco Baliani, Georges Lavaudant e con Roberto Castello per la sua compagnia Aldes.
Presto nasce in Ambra la necessità di esplorare la creatività e il movimento in totale autonomia rispetto a guide esterne, partendo dal suo corpo e dalle sue intuizioni. Questo percorso individuale porta nel 2004 a un primo solo: Eda.
Lo spettacolo ha al centro una figura di donna catturata in un quotidiano surreale eppure riconoscibile, tra lavori domestici, solitudini e tentativi di emancipazione.
Nel 2005 la Senatore realizza Merce, descritto dalla coreografa come “uno scherzo moderatamente provocatorio” che esplicita la dimensione del commercio nel mondo artistico. Si tratta infatti di un catalogo di coreografie, già realizzate o ancora in divenire, che Ambra presenta mettendole in vendita, con tanto di prezzo e caratteristiche tecniche. Il sarcasmo flirta quindi con i dati della realtà, in un mercato spettacolare dove ogni proposta è giocoforza trattata come una merce da vendere a operatori affamati di novità.
Con il suo ultimo lavoro, Altro piccolo progetto domestico, torna a proporre una figura femminile in un ambiente casalingo, ovvero una cucina anni Cinquanta in cui la Senatore utilizza, distorcendole, le immagini e gli stereotipi delle réclame dell'epoca. Questo lavoro si pone in una relazione di continuità con Eda, portando in scena una quotidianità domestica che rivela alcune affinità con il primo solo un po' irridendo un po' enfatizzando questa condizione. Che sia sublimazione di un desiderio o affrancamento da una distanza, sembra essere questa la dimensione più fertile della ricerca della coreografa, sempre trattata con ironia e surreale straniamento.
Tra i numerosi incontri della vita, importante per il suo fare artistico è quello con Roberto Castello, rispetto al quale Ambra riconosce un approccio simile alla creatività, fatta anche di sarcasmo e di levità di sguardo.
Per Rizoma ha intenzione di porsi a servizio del gruppo per aprire una dimensione di ascolto e disponibilità verso gli incontri che avverranno, sia rispetto a ciò che le somiglia sia rispetto alle ricerche difformi dalla sua, in attesa di possibili scintille artistiche.
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