Quali sono stati i lavori creati insieme?
La prima creazione In Between è un duetto del 2005, presentato a Londra, Praga e Losanna, oltre ad alcune città in Israele. Nel 2006 abbiamo creato Here and Not, insieme a un terzo danzatore. Il lavoro che presentiamo a Ravenna, in anteprima, è la nostra ultima produzione. Il processo creativo è stato piuttosto frammentario e al momento non esiste nemmeno un vero e proprio titolo. In origine era Here Somewhere, poi è stato modificato i corso d’opera.
Qual è stata l’intuizione iniziale, e come si è evoluto il vostro progetto?
Inizialmente si pensava a un trio composto da due donne e un uomo, poi lo si è immaginato piuttosto come un quartetto. Purtroppo una danzatrice, Claudia, si è infortunata e il percorso ha cambiato struttura, fino ad arrivare a oggi, in cui si è tornati a due uomini e due donne. La coreografia ha avuto uno sviluppo accidentato, sia a livello fisico che emotivo, ma in realtà questo non ci ha influenzato negativamente. Il ruolo di Claudia, dopo l’incidente al ginocchio, si è leggermente modificato, ma lo stesso limite fisico è entrato nel processo creativo, diventando parte integrante del lavoro. La tematica portante riguarda i limiti dettati da una condizione fisica o di relazione. Si tratta di un filo conduttore che appartiene alla vita. Un filo che incontra nodi e difficoltà. Un filo che guida e a volte trascina.
Esiste una relazione tra quest’ultima creazione e le due precedenti?
In Between e Here and Not sono spettacoli nati da quello che io e Michal abbiamo vissuto, da quello che è stato tra di noi in un primo tempo e da quella che si è verificata essere la nostra condizione di vita, sempre in viaggio, sempre in luoghi diversi. In quest’ultimo lavoro, oltre a scrutare l’esterno, continuiamo a guardare dentro noi stessi. Anche in questo caso, siamo partiti da dove siamo ora. In un certo senso abbiamo iniziato a lavorare in duetto, per poi intraprendere un dialogo con altre persone, con cui confrontarci costantemente.
Presentate questo lavoro all’interno di un Concorso per Giovani Danz’Autori. Vi riconoscete in questa categoria?
Io ho trentatre anni e Michal trentadue, e il nostro percorso coreografico è nato all’incirca due anni e mezzo fa, per cui in questo senso ci sentiamo giovani. Inoltre non siamo una compagnia finanziata e non abbiamo ancora fatto alcuna esperienza di residenza creativa. Pensiamo di poter e voler ancora crescere.