Frammenti di discorsi provenienti dall'orizzonte politico attraversano il corpo di un attore, che si dibatte tra un lasciarsi attraversare e un sotterraneo resistere. Così facciamo noi spettatori, alle prese con storie che a un tempo ci attraggono e che vorremmo respingere. 
Partendo da tali semplici riflessioni attorno a Discorso Grigio di Fanny & Alexander (una bella recensione di Massimo Marino qui), abbiamo sentito lo "scienziato della narrazione" Andrea Fontana, in connessione con la recente puntata di Radio Zolfo attorno allo spazio pubblico dell'utopia i cui podcast sono di prossima pubblicazione.

Andrea Fontana unisce l’esperienza quindicennale nel campo della consulenza  strategica, del marketing istituzionale e della direzione d’impresa all`attività di ricerca, insegnamento e divulgazione nel campo della people governance e del Corporate Storytelling. È Managing Director e fondatore di Storyfactory, prima società italiana nel campo della consulenza narrativa d’impresa, è anche presidente dell’Osservatorio Italiano di Corporate Storytelling presso l’Università di Pavia. Autore di numerosi testi di cultura manageriale e comunicazione d’impresa, ha scritto il primo manuale italiano sul corporate storytelling - Manuale di Storytelling", edito da Etas (andreafontana.org)

A lui abbiamo rivolto le cinque domande che seguno nei frammenti audio sottostanti. Cliccando sui player le risposte, che abbiamo preferito suddividere in brevi frammenti entro i 4' di durata.

• 1. Quanto è importante l'architettura di un discorso pubblico?
• 2. Come evitare che la componente emotiva del raccontare si trasformi in manipolazione?
• 3. In un discorso, esistono concreti segnali che tradiscono un tentativo di frode?
• 4. Fatti e rappresentazioni, "history" e "story": differenze
• 5. Il web nel presente e nel futuro dei discorsi politici