Habillé d’Eau è una compagnia creata dal danzatore butoh Masaki Iwana in Francia nel 1996 con Yoko Muronoi e Silvia Rampelli in qualità di responsabile. Dopo un periodo di stasi, la compagnia viene rifondata nel 2002 in Italia da Silvia Rampelli con Alessandra Cristiani, Andreana Notaro, Elisabetta di Terlizzi e, inizialmente, Francesca Proia. Il gruppo così formato debutta nel luglio 2002 con Studio per Attis, vincitore del festival Enzimi 2002. Nel 2003 producono Refettorio. Atto unico sull’obbedienza, che viene segnalato al Premio Scenario (motivazione: “In una partitura coreografica che fa riferimento ad un linguaggio codificato ma aperto, la compagnia Habillé d’Eau di Roma colora di chiaroscuri occidentali la danza butoh. Si svelano tensioni, emozioni ed un filo narrativo che supera la forma in sospensione temporale e visionarietà, confermando le premesse di un progetto che si segnala per originalità e coerenza”). Refettorio partecipa anche all’edizione 2004 dell’International Teatarfest di Sarajevo, ed è vincitore del premio “per l’originalità delle tecniche e del linguaggio corporeo”. Nel 2005 creano Ragazzocane, presentato alla Biennale di Venezia dello stesso anno, diretta da Romeo Castellucci. Nel 2006 Habillé d’Eau presenta al Festival di Santarcangelo il primo studio di Beate, che ha debuttato al Festival Armunia di Castiglioncello. In Camera del 2007 la compagnia focalizza il proprio interesse sul tempo, punto di partenza e principio d'ordine della performance. (N. Arbelli)