Baci dalla provincia. Notizie teatrali dal mondo, maggio 2016 hello
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Ogni mese, la nostra rubrica Notizie teatrali dal mondo prova a indagare, in modo sintetico e senza pretese di esaustività, lo “stato generale” delle pratiche teatrali a livello internazionale raccogliendo notizie dalle scene di vari paesi prestando attenzione sia a eventi più “istituzionali” che a esperienze marginalmente significative, nella speranza che aprano brecce su mondi e contesti spesso a noi poco conosciuti.
Convegni, premi e riconoscimenti
Il 12 e il 13 maggio si è tenuta presso il Piccadilly di Londra la conferenza Theater 2016, una sorta di “stato generale” del settore che riuniva a dibattito alcuni artisti e operatori. Molti i temi indagati, con un'attenzione particolare al futuro del teatro e alle eventuali metodologie per aumentare la considerazione del suo ruolo nella società. Tuttavia, la conferenza ha subito anche parecchie critiche da altri professionisti per i costi eccessivi dei biglietti di partecipazione e, dunque, per il suo carattere elitario. A tali critiche sono seguite le scuse pubbliche dal direttore dell'associazione organizzatrice (BON culture) David Brownlee.
Il 29 aprile si è celebrata la Giornata Mondiale della Danza promossa dall'Unesco e istituita nel 1982.
Arrivi e partenze
L'attore e direttore belga Fabrice Murgia, recentemente insignito del Leone d'Argento per l'innovazione teatrale alla Biennale di Venezia, è stato nominato direttore del Théâtre Nationale di Bruxelles.
Terminerà a luglio la direzione del Teatro Praktika di Mosca da parte di Ivan Vyrypaev. Il drammaturgo russo ha ricoperto il ruolo di direttore artistico dal 2013 fino ad oggi (nell'autunno del 2015, il teatro ha abolito la figura del direttore artistico istituendo un “consiglio artistico” di cui hanno fatto parte lo stesso Vyrypaev ed Eduard Boiakov), dopo aver comunque lavorato presso la struttura fin dal momento della sua apertura 11 anni fa. La decisione arriva in seguito alla consapevolezza che “si tratta di un ciclo creativo giunto alla sua naturale conclusione”.
Ivan Vyrypaev
Lo stato della crisi
I direttori artistici delle maggiori compagnie teatrali in Australia hanno firmato una lettera aperta in cui criticano le riorganizzazioni finanziarie in atto nell'istituzione del Council for the Arts, affermando che si tratta di «un assalto senza precedenti all'indipendenza e alla sopravvivenza dell'attività artistica del Paese». L'oggetto della controversia è la creazione di un secondo ente per i finanziamenti allo spettacolo, il Catalyst, con relativo spostamento di parte dei fondi statali. Nonostante il budget totale riservato allo spettacolo rimanga inalterato, tale misura comporterebbe una forte riduzione delle possibilità di sviluppo di teatri e compagnie “medio-piccole”. I direttori firmatari (che nella fattispecie vengono salvaguardati dalla recente riforma) affermano infatti di «aver compiuto il proprio apprendistato e aver affinato le proprie capacità grazie al settore medio-piccolo, in un maniera e con delle possibilità che vengono ora radicalmente ridotte» e chiedono pertanto la restaurazione del precedente regime di finanziamento.
Teatri nello spazio degli scontri
In Brasile è stata revocata la decisione di accorpare il Ministero della Cultura sotto l'ala del Ministero dell'Educazione. Il 12 maggio, dopo l'impeachment e la sospensione del governo di Dilma Rousseff, era stata infatti annunciata tale misura (parte della più ampia intenzione di voler portare il numero dei Ministeri da 32 a 23) con esplicite motivazioni di riduzione delle spese, la quale è stata però immediatamente seguita da un'ondata di proteste. I palazzi istituzionali di 11 città del Paese infatti hanno visto l'occupazione da parte di artisti e operatori culturali, in opposizione alla mossa del nuovo governo. In tale contesto si è attivato anche l'ambiente teatrale che, sotto la sigla del movimento “Frente Nacional de Teatro”, ha prodotto il proprio manifesto in difesa del settore culturale.
L'occupazione del Ministero della cultura in Brasile
Prima delle recenti elezioni austriache una rappresentazione dell'opera
Die Schutzbefohlenen di Elfriede Jelinek presso l'Università di
Vienna, che prevedeva la presenza sul palco di rifugiati da Iraq, Siria e Afghanistan, è stata oggetto di un'incursione da parte del gruppo di estrema destra "Identitaere". Circa una quarantina di uomini sono saliti sul palco poco dopo l'inizio dello spettacolo, lanciando verso il pubblico del sangue finto e srotolando uno striscione con la scritta: «La nostra resistenza contro la vostra decadenza». L'azione è stata successivamente bloccata dalle forze dell'ordine, che sono poi rimaste a presidiare lo svolgimento della rappresentazione.
La maggiore e più antica istituzione teatrale dell'Uganda, l'Uganda National Theater, è stata messa in vendita dal governo a causa dei problemi finanziari dell'ente. Tuttavia, gli artisti che vi lavorano hanno lanciato una campagna per fermare la cessione, reclamando una differente gestione della crisi che punti a una semplice riorganizzazione della struttura.
Questioni di genere
Cresce il numero dei teatri che vengono coinvolti nel Programma Advance del Tonic Theater, attivo in Inghilterra. Il programma mira a ridurre le disparità di genere rilevate negli organici e negli esecutivi delle istituzioni teatrali. Lanciato nell'ottobre del 2013, si avvale del supporto di alcune personalità accademiche della Royal Central School of Speech and Drama e mira a individuare strategie specifiche per ogni singola realtà con cui si trova a collaborare.
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