Ogni mese, la nostra rubrica Notizie teatrali dal mondo prova a indagare, in modo sintetico e senza pretese di esaustività, lo “stato generale” delle pratiche teatrali a livello internazionale raccogliendo notizie dalle scene di vari paesi prestando attenzione sia a eventi più “istituzionali” che a esperienze marginalmente significative, nella speranza che aprano brecce su mondi e contesti spesso a noi poco conosciuti.
Michele Austin, Trevor White e Sara Stewart in What Am I? di Lily Bevan, parte del mini-festival londinese "Top Trumps". Ph. Tristram Kenton per The Guardian
Dopo una contestazione diretta da parte di alcuni attori dal palco di Broadway (che avevamo raccontato qui), negli Stati Uniti l'elezione di Donald Trump sta generando anche una forte reazione “artistica” nell'ambiente teatrale e si stanno moltiplicando le opere che cercano di affrontare i recenti eventi politici del paese. Fra queste, lo spettacolo Building the wall (Costruire il muro) del drammaturgo vincitore del premio Pulitzer Robert Schenkkan e la messa in scena di 1984 di Orwell da parte di Robert Icke e Duncan MacMillan.
> Per approfondire:
Onstage, Rapidly Reacting to the Dawn of the Trump Era (da The New York Times, in inglese)
‘1984,’ the Hot Book of the Trump Era, Is Coming to Broadway (da The New York Times, in inglese)
La sala indipendente Theater 503 di Londra ha mandato in scena nella serata del 21 gennaio un “mini-festival” teatrale interamente dedicato alla recente elezione di Donald Trump (in concomitanza con l'inaugurazione alla presidenza di quest'ultimo). L'evento è consistito in quattro brevi performance (anche se originariamente dovevano essere di più) che tentano di analizzare ragioni e convinzioni degli elettori del neopresidente americano.
> Per approfondire:
Top Trumps review – 12 playwrights get to grips with new president (da The Guardian, in inglese)
In Corea del Sud (la cui presidentessa Park Geun-hye è attualmente sospesa dai propri poteri e sotto impeachment) ha creato scalpore la rivelazione dell'esistenza di una “lista nera” dove venivano indicati migliaia di artisti (tra cui anche attori e registi teatrali) da escludere dai finanziamenti statali, quando non da ostacolare con altri mezzi, per via della loro posizione “non allineata” con il governo. L'ex-ministra della Cultura Cho Yoon-sun e il capo di gabinetto Kim-Ki-choon sono sotto processo, accusati relativamente di aver ideato la lista e di averla fortemente appoggiata.
> Per approfondire:
South Korea’s Blacklist of Artists Adds to Outrage Over Presidential Scandal (da The New York Times, in inglese)
A Madrid si è celebrata la seconda edizione dei "Godoff", premi dedicati a spettacoli di danza e teatro del circuito alternativo. Nelle parole di Alvaro Vicente, direttore della rivista critica Godot che organizza le premiazioni, ci sono stati numerosi segnali positivi in quanto la cerimonia è riuscita a passare dall'ambiente piccolo e informale della prima edizione a una sala di maggiori dimensioni a conferma che «l'iniziativa sta crescendo» e che «il teatro off non è solo un'anticamera verso i palchi più ufficiali ma produce spettacoli di qualità».
> Per approfindire:
Il sito ufficiale dei premi Godoff (in spagnolo)
La escena ‘off’ se premia (da El Paìs, in spagnolo)