Barok di Barokthegreat hello
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Sagoma nera dal volto rosso-arancio. La sua danza è nelle mani, nei piedi, nelle dita. Il movimento nasce dall'interno, generato da scariche elettriche, battiti cardiaci, singhiozzi dal petto e dallo stomaco. Il corpo rimbalza contro onde di suono che arrivano al contempo da fuori e da dentro, ora piegandosi improvviso e animale, ora rialzandosi di scatto; un corpo piccolo e nervoso che si aggira nello spazio con una rabbia istintiva, aggressiva, dirompente. Barok di Barokthegreat, visto al festival VIE di Modena l'ottobre scorso, è pittura in controluce tratteggiata da gesti minimali e brevi sequenze di movimenti che ricoprono interamente l'ampio spazio della scena. Sonia Brunelli, danzatrice e coreografa forlivese ha alle sue spalle un lungo percorso da solista, che l'ha vista vincitrice nel 2006 con NN del premio Giovani Danz'autori. Con Barokthegreat (formazione nata nel 2008) la Brunelli procede in una ricerca sulla “radice mentale del movimento” insieme alla musicista Leila Gharib, che crea per lei suoni fisici, in grado di schiaffeggiare l'aria, di agire sulla scena per scatenare reazioni nel corpo di chi danza.
La Gharib è anche colei che durante lo spettacolo manovra le luci, interrompendo talvolta l'algido azzurro proiettato sul fondo con calde gelatine che smuovono lo spazio in maniera imprevedibile, aprendo varchi di luce rossa o annientando la figura con un rapido buio. Quelle proiezioni forgiano a loro volta un doppio di Sonia Brunelli, un'ombra che assomiglia molto al suo originale nerovestito e che con lei sviluppa una coreografia netta e rapace, in grado di catturare l'attenzione dello spettatore immobilizzandone lo sguardo sulla mano che vibra o sul piede che di poco si scosta dal pavimento, mentre tutto il corpo è fulcro di tensione in cerca di un angolo dove esplodere definitivamente.
In soli due anni di lavoro, Barokthegreat è già al suo quarto spettacolo con Fidippide, sette minuti danzati nati da uno studio analitico della figura del maratoneta; The Origin è invece una creazione realizzata appositamente per il Festival di Avignone del 2008 e che nel 2010 viene premiata al festival MONDO diretto a Forlì da Masque Teatro. Nel 2009 le due autrici sono al festival bolognese F.I.S.Co. con Wrestling – intuizioni sul mondo in attesa che diventino una costruzione compiuta, una performance di tre ore alla quale hanno partecipato diversi artisti che irrompevano sul ring «per interpretare differentemente il tempo, ognuno con il proprio ritmo prima di muoversi per l’attacco».
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