Romeo Castellucci, in questa intervista esclusiva per “Altre velocità”, parla della sua idea di contemporaneo; riflette sul tempo, sulle immagini, sul linguaggio, sullo spettatore, spiegando come la creazione artistica sia qualcosa di diverso dalla comunicazione. Con una rampogna finale contro i teatri stabili e tutte le istituzioni che ingessano i movimenti della realtà