Abbiamo incontrato il direttore dell'Onda, la direttrice del festival di Avignone e il direttore del Teatro Nazionale di Tolosa. Riflettiamo insieme a loro dell'appena conclusa edizione di Vie, della scena italiana e del valore dei rapporti internazionali nel campo del teatro.
Chiara Alessi, autrice di questo testo, si rivolge direttamente ai due teatranti siciliani, immaginando una presentazione che non è mai avvenuta. Una lettera aperta che imposta qualche punto di riferimento utile per orientarci all'interno dell'opera degli autori di Due amici e La busta.
L'assoluto del sangue e della carne: tematiche ancestrali riaffiorano sulla scena. Stili di vita e poetiche si incrociano. Famiglie reali e fattuali scelgono uno stesso percorso. Viaggio dentro il senso della primordiale unità umana
Terminata la sezione più corposa di Vie dedicata alla danza, una riflessione sulle proposte più significative. Da Vsprs di Alain Platel a Journal d'inquiètude di Thierry Baë. (Bertolino, Oliva, Dal Corso)
Pubblichiamo qui un saggio di Eugenia Casini Ropa sull'opera del coreografo ungherese, che crediamo possa venirci in aiuto per meglio comprendere Asobu visto a Modena.
Solo Goldberg Improvisation è un opera fondante nella produzione di Virgilio Sieni. Questo breve saggio di Gaia Germanà ci sembra un utile strumento per orientarsi nell'opera del coreografo toscano
Un donna attende il marito palombaro vivendo nelle vasca. Una ragazza si sposa con "La Campagna". Gli spettacoli finiscono alle quattro di notte. Siamo solo a teatro. O no?
"Popolo prigioniero della sua isola, della sua maschera, delle sue convenzioni, della sua disciplina, e del suo cordone di sicurezza. Ma d’altra parte il più attivo, il meno chiacchierone, il più efficiente del mondo, il più padrone di sé.”
Dopo l'aceto balsamico e la Ferrari Modena sembra avere avviato un percorso che punta alla qualità internazionale anche nel teatro. Ne parliamo con Pietro Valenti, direttore di Ert
Tra ingorghi autostradali e teatri perduti in provincia Vie disegna una mappa delle inquietudini contemporanee attraverso multiformi proposte spettacolari. Proveremo, per dieci giorni, a raccontare quello che succede al festival