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La forza rivoluzionaria della danza
In apertura del Festival uno tra i più importanti gruppi della scena europea contemporanea: i “Ballets C. de la B.” tornano a Vie guidati da Alain Platel, pedagogo, regista e coreografo.
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Le eta' della danza _interviste. Il balletto utopico di Michela Lucenti
Michela Lucenti e la sua sfida al balletto: la forza della musica e le azioni di un corpo che vive tutto ciò che gli sta intorno. Intervista di Valentina Guaiumi
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Thomas Bernhard visto e sentito da Teatro I
Il Festival Vie ci ha offerto, tra le occasioni da non mancare, la possibilità di vedere Prima della pensione del gruppo Teatro I, per la regia di Renzo Martinelli. Lo intervistiamo in compagnia dell’attrice Francesca Garolla, in scena nell’ emblematico personaggio di Olga.
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Linee multiple per una guerra asettica
“G” come guerra. Una parola breve, fatta di poche lettere, dal suono capriccioso e ferino, una parola come tante altre. A Tebe o nei nostri presunti tempi di pace, come suggerisce I sette a Tebe. Una recensione di Valentina Guaiumi
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Cineteatro d'altri tempi e d'altri luoghi
Il regista e drammaturgo Federico León ci fornisce una visione disincantata e trasognata delle baraccopoli argentine, attraverso le stelle: del cinema e del cielo.
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Le eta' della danza _interviste. Favale e il corpo periferico
Fabrizio Favale, al festival con Une histoire de caché, ci spiega l'avvicinamento del corpo all'epica indiana. (Annalisa Maurutto e Valentina Guaiumi)
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Semplicemente Burrows e Fargion
Both sitting duet e i virtuosismi compositi di un musicista e un coreografo alquanto bizzarri...
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Prima che l'energia s'interrompa
Ciò che resta della sofferente umanità dei nostri giorni sembra essere un moto di passi, per giunta non perpetuo. Pubblichiamo qui uno scritto di Rodolfo Sacchettini su The quiet dance di Burrows - Fargion, apparso per la prima volta nel catalogo "Figura N" - F.I.S.Co. (sesto festival internazionale sullo spettacolo contemporaneo, aprile 2006 Bologna).
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Ekate e lo straniamento della performance
Nel nome di chi di Ekate Teatro stupisce per i suoi toni crudeli inseriti nello spazio cittadino di una piazza. Fra cesoie tagliacapelli e liste di martiri declamate.
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Castellucci, rotative di suoni e forme in movimento
Conferenza muta ed Hey girl! per un dialogo a frammenti con Romeo Castellucci.
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L'ombra delle fanciulle in fiore
Ieri sera è tornata una fresca brezza d’autunno, come ad annunciare qualcosa. Accompagnati, scopriamo il luogo, a lungo segreto, dell'atteso Hey Girl! di Castellucci...
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Un Faust in ognuno di noi
Eimuntas Nekrosius scrutato da occhi intimoriti e affascinati: una visione sul nuovo lavoro del regista lituano attraverso una pagina di diario di due cronisti della nostra redazione modenese.
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L'incertezza del nuovo mondo, in Bestie del Teatro delle Ariette
Stefano Pasquini ci racconta l’ultimo lavoro del Teatro delle Ariette, Bestie. Ci parla di un diluvio, di un dolore col tempo asciugato e di un mondo nuovo che si intravede a malapena.
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La rivoluzione dello spazio circense. Parfums d'Est della Compagnie Rasposo
I funambolici disegni del nuovo circo: anche il Rasposo entra a far parte della grande famiglia del teatro. Davanti al pubblico scene quotidiane, corteggiamenti, sogni e litigi degli attori acrobati.
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Attraversamenti e emanazioni dal laboratorio di Danio Manfredini
Oltre a un ricco cartellone teatrale e cinematografico, Vie ha proposto due laboratori, tenuti da Virgilio Sieni e Danio Manfredini. Proviamo a intrufolarci nel chiuso di uno di questi attraverso le dirette parole una partecipante.
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Pippo Delbono mette in scena l'inferno
Figure distorte e passerelle surreali. Cortei funebri e deliri grotteschi. Atmosfere da incubo fin troppo reali. Questo buio feroce , ultimo lavoro di Pippo Delbono, incanta il Teatro Storchi di Modena. Ottobre 2006
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Il dolore di tutti. Conversazione con Pippo Delbono
Pippo Delbono ci parla del nuovo spettacolo, del suo pubblico e soprattutto ci introduce alla propria visione del dolore e della morte: dimensioni, secondo l'artista, affrontate al giorno d'oggi solo in modo con superficialità e buonismo. Ottobre 2006
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Dopo l'arrivo della busta di Scimone e Sframeli
Sembra che la narrazione abbia riacquistato il suo ruolo, che l’essere personaggio definito e concluso non sia più solo un limite, ma una forza. La capacità di essere storie e di sapersi raccontare è qualità innegabile di Spiro Scimone e Francesco Sframeli, il duo siciliano che abbiamo incontrato al festival con Due amici, film tratto dalla loro opera teatrale Nunzio, e con La busta, storia già sentita di violenza gratuita, conosciuta e controllata dalle piccole autorithy di un commissariato di provincia.
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Politica e filosofia nel teatro dei nostri giorni. Una chiacchierata sul teatro cileno.
Incontriamo Alexandra Von Hummel di Teatro la Marìa un giorno prima del debutto italiano de La tercera obra. Sorridente e disponibile, le poniamo qualche domanda sul lavoro presentato qui a Modena, sul concetto di “politica” a teatro e sul panorama scenico cileno.
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Fogliettone. Un racconto
Giungono in redazione messaggi di natura varia e molteplice. Abbiamo deciso di pubblicarli tutti, uno al giorno o anche di più.